La pagella della settimana
17 giugno 2019
Che strana è la vita dei sinonimi e contrari, pur appartenendo alla stessa specie, quella del regno animale che contempla anche noi uomini e donne. sabato 15 giugno, verso le 16,30 giro in bici sotto un sole cocente. Poche persone in giro per la città. Mi sento improvvisamente chiamare da una commerciante. Mi fermo, pensando che voglia conoscere un mio giudizio sulla nuova amministrazione, che immancabilmente avrà riflessi sulle loro attività. Infatti con tono molto allarmato mi chiede: “Hai visto in giro nelle ultime 24 ore rossini, perchè lo stiamo cercando ma nessuno ne sa più nulla”. Rabbrividisco, nonostante i 34 gradi e sto per risponderle che Rossini non avrà probabilmente più nessun ruolo importante in questa amministrazione, in quanto la sua peregrinazione da Marangon, alla Lega, a Tosi e ora Gambardella non gli ha dato nessun frutto. E che, sicuramente, se ne stava “nascosto” a meditare all’ennesimo “treno perduto”. Quando, la gentile signora blocca in partenza la mia risposta dicendomi: “…poverino, non è andato a mangiare i croccantini dove generalmente si ciba, ho telefonato a Miranda sapendo che spesso dorme nello studio del marito, ma nulla. Siamo molto preoccupati. Se lo vedi chiamami subito ti prego…”. Da una parte mi ha colto, da amante degli animali, una preoccupazione per il felino oramai re incontrastato di Rovigheto, che come tutti i rossini prova incredibili attrazioni per le nuove situazioni, imparando sempre nuove esperienze per vivere e sopravvivere. Dall’altra sono felice che il “Rossini consigliere comunale” goda ottima salute. Voto 8
Presente alla presentazione alla stampa polesana del libro della giornalista Annalisa Boschini, l’editore Paolo Spinello mi ha omaggiato del periodico culturale REM, quadrimestrale edito da Apogeo a direzione di Sandro Marchioro. Stampato in quadricromia, debbo dire di averlo intercettato da tempo ma mai sfogliato con piacere come questa volta. Vi ho riscontrato ottimi articoli su Cesare Zavattini, sulla biblioteca del seminario vescovile di Rovigo ma anche sullo scomparso artista Giorgio Mazzon, che ho avuto modo di conoscere in occasione della mostra di mie opere di Gino Pinelli, curata dal suo “fratello gemello” che è stato Gabbris Ferrari. ed esposte a Palazzo Roverella. Un tantem che, da dove si trova, immagino stia percorrendo gli spazi dell’infinito. Voto 9
Mi sono chiesto come mai una giornalista intelligente come Annalisa Boschini, quotidianamente occupata a relazionare l’importante settore della sanità pubblica con il mondo esterno “ammalato”, si sia decisa di consegnare alle stampe il suo bel libro “Le Reggitrici, donne d’acqua e di fiume”, nelle edicole, Apogeo editore. Sedici ritratti di donne che, come scrive la direttrice della collana, Daniela Rossi, “…nelle culture antiche avevano un ruolo determinante..”. Una storia non scritta dove l’uomo è colui che bussa alla porta perché gli venga aperto. Un posto periferico, dove il “maschio” è “fuori dalla porta”, il posto in cui trova spazio nel mistero della pietra rigettata. Un mix di egoismo, entusiasmo estetico e impulso storico può essere alla base di questa donna, Annalisa che, una volta trovata la sua scrittura, l’ha lasciata libera, come si libera una rondine. Per poi decidere di consegnare alla storia le storie di queste “rezdore”, donne di casa appunto, la cui giornata iniziava tirando su il sole dalla terra per riporlo alla sera, appendendo la luna tra le nubi. Protagoniste che la protagonista fa vivere in una miscellanea perfetta: come dalla sabbia del Po nasce la trasparenza del vetro e dei suoi ricordi. E dall’acqua, simbolo di vita e di morte soprattutto per i “rivieraschi”, ma “liquido amniotico” del ventre materno dove inizia a svilupparsi una nuova vita. Che non potrà mai spezzarsi da quel cordone ombelicale, in quanto le “reggitrici” manterranno il ruolo centrale che sempre le compete, nella gioia e nel dolore, in quanto mogli ma soprattutto madri. Abbattendo gli sforzi interminabili, gli sforzi per restare vive ora dopo ora, affrontando il male meschino del vivere, fastidioso come nella calura le mosche d’estate. Sono querce solitarie in mezzo a salici più o meno piangenti. Fra i cui rami, Annalisa ha fatto nidificare queste aquile. Che dimorano in quel luogo incantato che è la gioventù, quella dei sogni di Annalisa, delle paure, dei desideri, delle gioie e dei dolori traslati col piombo in questo bel libro da leggere. Che abbandono per un attimo, distratto dal rumore della moto Guzzi di Giovannino Guareschi che rimbomba nella piazza grande “d’là Massa”; mentre le campane, che ci fanno ritornare negli occhi immagini dimenticate, suonano a festa. Dimenticavo: il volume è stato dedicato alla nonna paterna: “a Bruna, Santa Birichina”. Mancano però tre parole: come la nipotina. Voto 10
Scrive sul Corveneto di ieri domenica, l’avvocato Luigi Migliorini, analizzando il risultato della sfida elettorale nostrana vinta d Edoardo Gaffeo: “…alle europee la Lega, a Rovigo, da sola aveva raggiunto il 48,5%…possibile che tutti gli elettori delle cinque liste l’abbiano abbandonata al ballottaggio...” per concludere “…il leghista sembrava Gaffeo con piglio fiero e pizzetto un pò mefistofelico, mentre Gambardella appariva con un dolce sorriso che leghisti “spinti” possono non aver gradito perché può aver dato l’impressione di poco decisionismo..”. Con chicca finale: “…bastava un manifesto con squardo minaccioso e la scritta ” Nel comune di Rovigo migranti mai!”. Bravissimo e intelligente e libero avvocato. Da Adria si vede meglio che da Rovigheto, perché qui sono “ciechi”, senza avere avuto un “Groto”. Voto 10 e lode
Lascia un commento