Il travaso delle idee

Il travaso delle idee

COME PROMESSO PARTE DA OGGI UN QUOTIDIANO “PENSIERO, GRAFFIO, STIMOLO” SU QUANTO CI SFORNANO GLI UOMINI, PASTICCIERI O PASTICCIONI? BUONA LETTURA. UN GRAZIE SE DIFFONDERETE IL BLOG: www-rovigomagazione.it

15 ottobre 2019

Anche la storia politica polesana, e rodigina in particolare, è un cimitero in cui giacciono grandi o piccoli progetti intellettuali o creativi. Vecchio come il cucco è anche il ritornello usato: quando si agguanta una amministrazione i debiti e le cose che non funzionano sono sempre addebitate a chi c’era prima. Mentre i risultati positivi, invece, vengono spesso rivendicati dagli sconfitti. Ecco che due ex, che non intendono divenire ix, cioè dei signori nessuno, rivendicano pubblicamente quanto sopra. Da cattolici, sperano nel miracolo della resurrezione. Ezio Conchi (ex vicesindaco, di Bergamin) e Gianni Saccardin (ex assessore) si riuniscono ( il gruppo, si fa per dire, infonde sicurezza) per “ricordare” al nuovo sindaco, Edoardo Gaffeo, quelle opere rimaste nei cassetti, perché dalla loro giunta non realizzate. Una impietosa kermesse cristiana, dopo lo sberlone porgere l’altra guancia. Ma, nascosta fra le parole, scorgo anche una sottolineatura pietistica. Si rivolgono al sindaco “senza nessuna polemica…per stimolarlo su tre progetti che avevano avviato (loro)…”. Manca il finale: siamo stati noi, che non supportando al ballottaggio la candidata del “nostro centro destra”, Monica Gambardella, che ti abbiamo fatto vincere, caro Gaffeo.

Quando il successo e la notorietà intervengono, si trascinano appresso scelte ed atti che scoprono identità fino ad allora nascoste, e che quindi vengono rivelate al mondo esterno. Scrivevo: quando davanti alla sede municipale di qualsivoglia comune italiano trovate affisso “Verità per Giulio Regeni”, significa che l’amministrazione è di sinistra. Un segnale, “piazzale”, come quelli stradali. Ora è in corso la rappresentazione “Greta” anche a Rovigheto. Stiamo avvelenando il Pianeta. E bisogna dar da intendere che anche noi facciamo quel che possiamo. Tutto, a Rovigheto, si misura in microgrammi, non potendo rapportarci alle tonellate, considerata la miseria dei “pesi e delle misure” che insistono. Siamo morsi dall’inquinamento. Vi pregherei di affacciarvi ad internet, e informarvi sulla questione, per poi decidere. Ma accade che l’eccellenza del “segnale” demagogico venga appiccicata, anche e soprattutto da una amministrazione “socialista” ai divieti, ma non per tutti. Infatti, basterà essere anziani (70 anni) e, udite udite, avere un patrimonio familiare inferiore a 9.360 euro per poter circolare liberamente con l’automobile, che naturalmente più è vecchia e più inquina. Bisognerà però esibire un certificato Isee (che dovrà essere allegato alla patente e alla carta di circolazione, della bicicletta motorizzata penso, in quanto con poche centinaia di euro di reddito familiare al mese non ci si potrà permettere di pagare gomme, assicurazione, bollo, revisione, meccanico, garage per una autovettura). Meno male che vi sono delle delibere talmente meravigliose. che ci permettono di assistere a delle farse.

Rovigo Magazine