Il travaso delle idee
16 ottobre 2019
Ci voleva un “navigatore” della politica, di nome e di fatto (pare faccia ancora parte del direttivo nazionale della navigazione interna, a quasi novanta anni di età) operando giravolte che l’hanno piroettato dal socialismo democratico a Forza Italia, per trasmettere una lectio magistralis a dei neofiti improvvisati. I “Bomba”, in Polesine, non mancano. Quando soprattutto lanciano programmi che cercano di portare sogni, ma soprattutto quattrini. E’ il caso del progetto Zes (zona economica speciale). Di fronte alle risibili cifre sparate a casaccio dai vari “Bomba”, siano imprenditori, politici, o azzecca interessi privati, (24.000 posti di lavoro, 2,5 miliardi euro e 400 ettari di territorio recuperati eccetera), la vecchia politica prevale. Borgatti, per chi comprende, li riporta sulla terra. Con cifre, conoscenza, esperienza. E li richiama alla realtà. Come se si decidesse di costruire case prive di acqua, gas, strade eccetera, nel terzo millennio. Così capiamo quanto gli improvvisati della seppur giusta causa possano nuocere all’intera comunità, che è ospitata in uno dei territori più fertili d’Italia. Pensando di cementificare ulteriormente, di creare casini nelle viabilità e nei collegamenti, da realizzarsi casomai prima ancora che le eventuali strutture mettessero le fondamenta. Poi, ingannare i cittadini (25.000 posti di lavoro sic), quando contiamo un numero di occupati poco più di un terzo (80.000), significherebbe allertare il mondo e il terzo mondo, gli africani, che provvisti oramai di media, potrebbero leggere, considerato che parlano diversamente da noi due tre lingue, certe fake news e decidere di imbarcarsi: meta Rovigheto e il Polesine bisognosi di manodopera.
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