La Pagella
14 marzo 2022
Credo sia uno dei casi in cui si può stabilire se sia nato prima l’uovo o la gallina. Mi riferisco all’ormai atavico conflitto tra gli abitanti della frazione di Rovigo, Borsea, e la Fonderia. Facciamo qualche passo indietro: lo stabilimento Draxton compie 50 anni. Allora portava un’altra definizione: FOR ( Fonderie Officine Rovigo ). Passato poi sotto diverse proprietà: Bastogi, Fiat, Necchi e agli spagnoli dell’Infun. Ma, nonostante i fattori, le lamentele non cambiano: polveri e rumori coesistono. Ora ci si mette pure il Comune che ha incassato dal TAR un ricorso: lo stabilimento sarebbe incompatibile con il territorio. Ma guarda un po’. Una “giustizia “ che giunge in tempo perfetto, dopo 51 anni. Ora, gentili raffinati signore e signori che leggete Rovigo Magazine, a voi la scelta. Di chi è la colpa? Di Barabba (Fonderia) o del Nazareno ( gli abitanti )?. Se, negli anni Settanta, qualcuno probabilmente si illudeva che Rovigheto potesse diventare la città “dei centomila abitanti” perché si è concesso l’insediamento di un opificio inquinante a poca distanza dal centro? E, una volta insediatosi, chi ha permesso ai vari geometri di attuare piani abitativi che hanno permesso la costruzione di un corollario di case civili attorno alla famigerata industria? Essendo gli imputati più di uno non ne verremo mai certamente a capo. Perché, quando i problemi si covano così a lungo, succede che le uova marciscano e nascano pulcini ciechi ( i residenti che hanno acquistato casa ). Ragionatevi sopra.
COME IL CAFFÈ A NAPOLI, GIUDIZIO SOSPESO.
Anche l’Italia tra qualche decennio si colorerà di nero. Non scordiamoci che siamo una appendice dell’Africa. Il continente nero sforna miriadi di bambini, gli europei pare siano castrati dal mantenimento del benessere. Sappiamo inoltre che le popolazioni sono per natura nomadi. E, da quando la comunicazione ha di fatto globalizzato il mondo, scampo non c’è. Noi chiamati umani, apparteniamo al regno animale, come quelli chiamati bestie. Siamo entrambi formati dalle stesse grosse molecole, le proteine. Solo che quelli chiamati uomini sono mille volte più crudeli, capaci dei più grandi crimini contro l’umanità. Che sovente osserva, plaude. E poi si indigna, quando è oramai troppo tardi. Ecco perché sono convinto che chi detiene un cane o un gatto abbia più chiare queste semplici nozioni del sopravvivere.
PROMOSSI
Che i berlusconiani sappiano chi è Berlusconi credo sia oramai chiaro. Ha fatto i suoi interessi con la politica, usando i soldi e le televisioni che sono un grande strumento di consenso e ricatto. Che i comunisti o ex abbiano compreso che i loro vertici siano più attratti dal denaro che dalla condizione sociale del popolo, credo altrettanto. Quando si scopre, per grossolano errore naturalmente, che “ baffino “ D’Alema stava trattando alle spalle del governo, ma con la complicità dei loro più importanti rappresentanti posti a dirigere le più grandi aziende di Stato, forniture di armi, aerei, navi eccetera con una potenza straniera per ricavarne un compenso previsto di 80, riscrivo ottanta milioni di euro di incasso che dire? Così fan tutti, tutti quelli che sanno di muoversi nell’impunibilità. In una nazione corrotta fino all’osso. Perché, se l’ex leader PD fosse crocifisso, si tirerebbe dietro mezza politica. Comunque, gentili lettori, dovete avere fiducia nella giustizia. Non in quella dei massimi esponenti del CSM o della procura generale o di certi procuratori capi. No, loro sanno altrettanto bene che “Canis canem”, cane non mangia cane, e non rischiano nulla sulle cazzate che fanno. C’e chi pensa, ma non dobbiamo pensarla, che a una certa magistratura di sinistra gli si appannino gli occhiali quando si trovano davanti a “indagini sinistre”.
BOCCIATO
Che dire. Cosa aggiungere alle immagini di morti e devastazioni che la guerra si tira dietro. Mamme, bambini indifesi che pagano la follia di un uomo. Russi che fanno turismo con i carri armati in Ucraina. Ecco: si tratta di follia certa, ma la domanda sorge spontanea. Chi, come, cosa, perché, dove, e come ha portato a questo ennesimo dramma? Ennesimo e mostruoso perché vissuto in mondovisione diretta, ma simile a quelli patiti dai siriani, afgani, sudanesi, myameresi, somali. Solo che per questi dannati la tragedia era oscurata, e riguardava solo loro, e quindi chi se ne importa. Così è, anche se non vi pare. La guerra, intesa come tecnica di aggressione organizzata, caratterizza la vita in ogni forma sociale, dai primordi ai giorni nostri. Negli ultimi tre secoli, la maggior parte degli stati europei ha vissuto conflitti per la metà dell’intero periodo. Non parliamo degl USA, dove i presidenti vengono sponsorizzati per le costosissime campagne elettorali dai fabbricanti di armi. Armi che bisogna pur consumare per riordinarle. Nei 246 anni da cui esiste l’America è stata in guerra per 225. Anche gli ultimi presidenti hanno scatenato conflitti in ogni parte del mondo. Quindi, per quanto potete, cercate vostre risposte, non quelle fornite dalle televisioni, ai cinque perché. Comprenderete come l’uomo, il politico, è fragile e non perfetto. Lo dice la storia. Anche quella di tutti i nostri giorni in cui lotte, contrasti, scontri, dispute, dissensi, occupano gli ambiti sociali e privati. Nemmeno il Papa, che rappresenta Cristo sulla terra, ne è esente. Scelleratezze, guerre, massacri, figli e amanti, orge e violenze sono ascritte ai papi Innocenzo III, Giulio II, Alessandro VI, Bonifacio III e così via. Lo stesso attuale Pontefice Bergoglio ne ha fornito pubblico esempio. Ricorderete la stizza, l’incazzatura e la sberla rifilata la sera di San Silvestro (Silvestro fu un Papa mago n.d,r) alle braccia di quella donna che voleva trattenergli la mano? Eppure aveva appena celebrato il Tè Deum (grazie a Dio). Da Urbi et Orbi a Botte da Orbi il passo è breve. E anche per Sua Santità “…la mano po’ essere fero e po’ essere piuma” come diceva Mario Brega nel film Bianco, Rosso e Verdone. Figuratevi come può essere quella di un dittatore che da decenni è abituato a sentirsi dar ragione sempre e comunque. È uno dei tre casi, come mi ha insegnato il mio grande insegnante di psicologia, che può portare una persona a impazzire. Gli esempi della perdita di equilibrio mentale l’abbiamo sotto gli occhi: basti osservare la fine dei nostri “ ducetti” Salvini, Renzi, Bossi, Fini e C. oltre a tutta quella masnada di politicanti che si sono attorniati di una schiera di consiglieri che invece di servirli con la ragione usavano la lingua. “Contesa è padre di tutte le cose, di tutte è re. Il fuoco vive la morte della terra e l’aria vive la morte del fuoco, l’acqua vive la morte dell’aria, la terra dell’acqua. Nascita del fuoco è morte per l’aria, e morte dell’aria e nascita per l’acqua. Morte della terra e divenire acqua, morte dell’acqua divenire aria, e il fuoco dell’aria, e così di nuovo” scriveva Eraclito. Vi parrà incredibile, ma quello che viviamo è nulla di nuovo, “perché quanto sta avvenendo – scriveva Primo Levi-non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare”.
BOCCIATO
La nostra provincia di 220.000 abitanti conta ben due Conservatori musicali. Ad Adria c’è il Buzzolla, a Rovigo il Venezze. La dinamica consigliera regionale leghista Laura Cestari in poco più di un anno ha superato l’attivita legislativa prodotta negli anni dal suo capo Corazzari. Pare tarantolata dall’impegno cadutole addosso e cerca in tutti i modi di onorarlo. Ha compreso i deficit di cui gode il Polesine, primo fra gli ultimi. Ha lanciato l’idea, approvata dal Consiglio, di dotare anche la nostra “terra di mezzo o cono d’ombra” di un liceo musicale. In Italia sono 170 ad averlo, perché non noi? La musica è magia. È capace di toccare zone così profonde che la follia non riesce a penetrarvi..
PROMOSSO
Piazza XX Settembre a Rovigheto non solo è tra le più belle ma contiene un campanile è una chiesa importanti, anche se fa a pugni con la sua titolazione. Il 20 settembre del 1870 a Roma fu il giorno della breccia di Porta Pia che sanziono’ la fine dello Stato Pontifico e l’inizio di quello laico. Insomma è come titolare un asilo nido ad Erode. Anni fa, “el Stradon dea Madona” è stata rimessa a nuovo. Ero in consiglio comunale e mi astenni (mia moglie aveva l’ambulatorio proprio lì. Un gesto, il mio, di correttezza istituzionale, il non dover intervenire attraverso il voto di una delibera che potesse anche solo far pensare a un mio interesse privato). Non ero però d’accordo su due punti: l’illuminazione che a mio avviso non metteva in risalto “l’oggetto” più importante, cioè la chiesa; e gli alberi, pini marittimi, più adatti a Milano Marittima, Rosolina Mare, che lì. Ora leggo che la bella fontana a sfioro, muta da più di un anno, verrà ripristinata. Mi sono permesso, da cittadino, di inviare una mail all’ufficio Lavori pubblici, mai consegnata all’assessore naturalmente. Dove segnalavo la pericolosità, quando è operativa, perché forma uno strato di lezzo che rende molto sdrucciolevole il pavimento. I ragazzi che, specialmente nella bella stagione, vi si immergono e giocano con gli spruzzi d’acqua, in caso di incidente potrebbero creare pesanti rogne civili e penali. In un luogo pubblico sarebbe utile una piccola recinzione studiata e adatta al contesto che avrebbe due risultati, credo positivi. Primo: vietato oltrepassarla a nostro rischio e pericolo. Secondo, delimitare il lecito dall’illecito. Conoscendo e stimando l’ingegnere Giuseppe Favaretto sono convinto che valuterà questo piccolo suggerimento.
NO VOTO OF COURSE