Il travaso delle idee
17 novembre 2019
Sabato sera. Ore 18,15. Passeggiata con il mio amato cagnolino per Rovigheto. Una città spettrale. I lampioni non accesi rappresentano un aiutino: le schifezze, le brutture sono in parte nascoste. Tanti negozi chiusi, si e no un centinaio di persone in tutto il centro in giro. Eppure era una serata autunnale piacevole, prefestiva, non diluviava come stanotte e stamattina. Eppure Rovigheto si presentava come un malato terminale. Una cittadina spogliata, triste, poco o nulla attrattiva. Con le strade e i suoi marciapiedi semi distrutti. Il fantomatico chiosco ancora li, nonostante le promesse di Gaffeo “…entro settembre sarà definitivamente tolto…”, anche se non ha detto in che anno però. In poche parole chi sostiene che Rovigheto sia una bella cittadina ha tutto il diritto di dirlo. Io ho il dovere di descriverla attraverso una realtà che solo i ciechi, gli “innamorati” non vedono. E, mi auguro, che valgano per suo futuro, o per chi ha intelletto, più le mie critiche che certi salamelecchi distruttivi.
Pensieri: Sii serio quando obbedisci, sorridi quando comandi.
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