Il travaso delle idee
17 marzo 2020
Sono trascorsi soli pochi giorni dall’8 marzo, festa dedicata alle donne, e colorita da mille falsi salamelecchi e attestati di stima e solidarietà provenienti dall’intero universo, verso il gentil sesso, che si ritorna “ alla normalità “. È semplicemente bastato che una donna, moglie e madre, abbia postato il suo legittimo pensiero su Facebook, perché subisse una sorta di pubblica crocifissione. Cosa aveva affermato, di così tanto grave, la rea? Che la giunta comunale rodigina stava lavorando tenacemente, anche in tempi critici di coronavirus, per riportare a galla Rovigheto, guidata dal sindaco, suo marito. Che, l’aver posticipato, facendo saltare un consiglio comunale che doveva porre fine allo storico e gravoso debito per le casse comunali relativo al Lodo Baldetti, era stata una manifestazione contraria al bene della città. Apriti cielo. Immediatamente sono partite da tutto “l’arco costituzionale” frecce avvelenate nei suoi confronti. Semplicemente perché è “ la moglie” del primo cittadino. Che ha tutto il diritto di manifestare il suo pensiero, non vivendo ancora in un regime dittatoriale. Sono eventi, seppur miserevoli, che mi spingono ad esserle, seppur non richiesto, vicino. Chi, per credo o per amore, ha il coraggio di difendere l’indifendibile rappresenta un atto di grandissimo valore. Sono dispiaciuto che tra tutti i commenti letti, maschili e femminili, non abbia rilevato un seppur minimo pensiero. O sprazzo di cultura liberale. Peccato. Non dovremo mai scordare che il culto della donna è stata addirittura la prima forma religiosa ad essere praticata sul nostro pianeta. Non a caso la chiesa cattolica, prevalentemente maschile, celebra la venerazione di Maria, come quella musulmana Fatima. Tutto questo non significa che Edoardo Gaffeo sindaco, uomo pubblico, non debba essere costantemente radiografato, e criticato se occorre. È un uomo, un cittadino come tanti, con i pregi e i difetti che ci caratterizzano. La sua fortuna non è comunque quella di essere stato issato, con l’aiuto delle carrucole del centrodestra, sullo scranno più alto di Palazzo Nodari, ma un’altra. Nella nostra vita, lunga o breve che sia, ci possono essere anche delle sbandate, pubbliche o private che siano. Può accadere che chi ti è vicino ti lasci deragliare osservandoti e criticandoti. O che accorra in soccorso e ti aiuti a rimetterti in sesto. Questo grandissimo ruolo è detenuto dalla donna, perno della famiglia in quanto moglie e madre. Se hai la fortuna di ritrovarti accanto una donna che ti voglia veramente bene, sei salvo. Come per Gesù nulla è peccato, così per una moglie innamorata e che ti vuole bene tutto è perdonato. Per un sindaco come Gaffeo, ancora inesperto della politica e privo di consiglieri intelligenti, sapere di poter contare sempre su sua moglie, madre dei suoi figli, rappresenta l’armatura più importante. Sa cioè che può sempre e comunque ritornare, stanco affaticato e probabilmente a volte amareggiato, a casa, nella sua “ Turris Eburnea” familiare. Che rappresenta una piccola città murata, eretta dalla sua sposa, che saprà e proverà a difenderlo, anche dall’indifendibile.
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