La Pagella

La Pagella

16 maggio 2022

Ho accompagnato mia moglie alla stazione ferroviaria di Rovigheto. Era anni che non vi accedevo. Beh, debbo dire che ho avuto un impatto favorevole. Finalmente anche questa piccola cittadina di provincia, ma capoluogo, ha avuto quello che si merita. Un luogo di transito pulito, attrezzato e, seppur nella modestia funzionale, una degna accoglienza per le centinaia di cittadini che tutti i giorni la praticano. Un segnale di civiltà.

PROMOSSO

Che il martire Giacomo Matteotti sia ricordato in tutta Italia dedicandogli vie e istituzioni significa che è rimasto un simbolo nazionale pregnante non solo per questa nostra terra. Tra poco saranno trascorsi cento anni dal suo omicidio avvento su ordine di Mussolini, suo ex compagno socialista. Interrogando la memoria mi accorgo che il Polesine, in assenza di accadimenti positivi, è obbligato a celebrare quelli sfavorevoli. Da Matteotti, alle devastanti alluvioni, alle morti dei fratelli Bisaglia, per dire. Con rispetto per un grande espulso, come Giovanni Domenico Roncali, troppo “avanti culturalmente” per un territorio bigotto. O altri personaggi “di passaggio” come Luigi Groto, Francesco Machiavelli, Antonio Riccoboni, Giovanni Miani, Adolfo Rossi o il pittore castelmassese Enrico Castellani, eterno sconosciuto in patria. Poi la storia scivola giù giù, sino al livellamento d’oggidì.

BOCCIATO

Eh no, sindaco di Rovigheto, non si può. Non si deve spacciare per “Bollettino informativo comunale” del Comune di Rovigo, il BIC. ( potrebbe essere sanzionato come “notizie tendenziose”, sic). Non è corretto far passare 16 intere pagine di propaganda senza riservarne una parte all’opposizione. Due- tre pagine, anche in bianco, li avrebbero ben rappresentati. Quando si parla di “Comune” significa questo: maggioranza ed opposizione. Quindi, in mancanza di sussulti e rimostranze che dovrebbero giungere dall’opposizione, che si occupa invece di minuzie, perlopiù pro – pagandistiche, un buon primo cittadino, formalmente ed eticamente è chiamato a rimediare sin dal prossimo numero. In cui dovrebbe, ripeto dovrebbe, far scrivere “Bollettino informativo della giunta comunale”. Allora si che si impone chiarezza e libertà di esprimere quello che questa maggioranza ha fatto, o ha in mente di realizzare. Credo di essere stato chiaro.

BOCCIATO

Me lo immagino: sparatemi, sputatemi, insultatemi, sfogatevi. Definitemi omofobo, omosessuale, puttaniere. Tutto quello che volete, purché io non ci sia. Iniziamo: un uomo può far l’amore da 1 a 5 volte in un giorno. Le coppie felici fanno sesso sulle tre-quadro volte ogni settimana. La media è però due. In Italia si tromba di più che in Europa: 108 volte in un anno, rispetto alle 103. Nei casi di divorzio la mancanza di sesso tra gli sposi risulta sfiorare il 70%. Fra le cause che portano al raffreddamento sessuale famigliare sono stress, routine, (è sempre la stessa minestra), troppo lavoro, social e obblighi familiari che tolgono tempo. Ma anche problemi psicologici. Il 15% ha smesso di avere rapporti sessuali. Il 42% lo fa una volta a settimana nella fascia d’età 35/44 anni. Tra i 18 e 22 anni 2 volte a settimana, cioè 112 in un anno. Tra i 30 e i 40, 86 in un anno, 1,6 a settimana. Una coppia, se in buona sintonia, dovrebbe unirsi 1 volta almeno a settimana. Se non si fa sesso, dicono psicologi e psichiatri, si invecchia precocemente. Ma c’è proprio bisogno del partner per fare sesso? No: il 62% di donne si masturbano e possono giungere all’orgasmo in tre minuti. Il 92% degli uomini l’hanno praticato e lo praticano. (Per la gioia di preti e oculisti). Le donne sposate, in media, si masturbano 2,8 volte a settimana, Prima dei vent’anni 2,2, che scende a 1 volta a trent’anni. Il 37% ha avuto anche una esperienza omosessuale. Insomma si scopa poco. Le nascite stanno crollando. Lesbiche e omosessuali registrano un aumento esponenziale. La legislazione, i movimenti di donne insoddisfatte, o con esperienze negative o incattivite contro i maschi, si sono coalizzati. Si rischiano pene più severe a sfiorare un seno che uccidere una persona con l’auto. Stiamo giungendo all’assurdo, al ridicolo: temere di essere denunciati solo per osservare una donna, esternando ammirazione e desiderio. Eppure, le donne più istruite e indipendenti culturalmente, non vanno a manifestare: sono donne con la D maiuscola, quindi di gran lunga superiori agli uomini. Sanno difendersi da sole, senza ricorrere al gruppo che fornisce sicurezza. Le giornaliste, per fare un esempio: da un’indagine è risultato che circa il 70% ha subito molestie dai colleghi. Come avviene in quasi tutti i posti di lavoro, magari con percentuali inferiori, signore e signori menzogneri. Sapete cosa hanno fatto? Li hanno smorzati e smontati: non mandandogli i carabinieri, ma affanculo, rendendoli vani. Stiamo andando verso una forma di proibizionismo, di castità indotta. Con tutti i rischi che ciò può comportare e provocare. Senza che nessuno osi più sbandierare “W la minchia”, sostituita da “la vagina è mia e me la gestisco io”. Zitti tutti, tutti allineati a favore delle 500 (per ora) donne molestate a Rimini dagli alpini. Il convenzionalismo e il collettivismo stanno lentamente uccidendo questa società costituita da falsi perbenisti. E allora che fine faranno i dati che vi fornisco, in quanto per tradire, accoppiarsi, non essendo liberi come gli animali, occorre pur manifestare anche il minimo “atteggiamento” oggidi condannato: come i complimenti, il desiderio, frasi esplicite e avanti tutta. Ecco i dati: il 58% degli uomini tradisce, le donne il 46%. Gli sposati restano fedeli al 30%, il 40% che tradisce è uno solo, il 30%  entrambi. Il 35% dopo il quinto anno di matrimonio, il 30% dal secondo al quinto, il 20% un anno e già troppo e il 15% dopo tre mesi. Quindi: il 70% delle coppie tradisce. Non lamentiamoci poi se siamo invasi da migranti che sfornano tre- quattro- cinque figli ( i futuri governanti di domani ) cui garantiamo ospitalità, vitto e alloggio. E silenzio, se umiliano e maltrattano le loro donne. Ma si, diamogli pure anche il Reddito di cittadinanza, spesso non dovuto. O apriamo e aumentiamo la borsa dei debiti, per soccorrere gli ucraini, ed esportare armamenti “ per la pace”. Ipocrisia “volgare” è entrata anche nella musica: come da copione era già scontato di “far vincere gli ucraini” nell’Eurovison. Niente, neppure un misero aumento ai nostri pensionati, mi raccomando. In fondo sono quelli che si son fatti il culo per rendere questa nazione tra le prime del mondo, e oggi rappresentata da questa maggioranza di impostori che, con le scuse del Covid e della guerra, si trastullano per arrivare ad ottobre e avere certezza della pensione. Poi, vedrete, come si scanneranno. C’è anche un’altra verità: sono solo gli sfigati ad allungare le mani sulle donne. Uno più ne ha, meno ne importuna. Altra realtà è questa: sarà pur vero che un “corpo” militare come ” l’alpin ghe piase el vin.“. Ma anche la gnocca.

PROMOSSO

Una amministrazione “seria” la si dovrebbe vedere dai fatti, non dalle chiacchiere. In piazza Merlin a Rovigheto sono state, poco tempo fa, inserite delle panchine in ferro saldate tra una fioriera e l’altra. Invisibili a chi percorre in bicicletta quel tratto di strada, perché sono fettucce di ferro orizzontali unite alle fioriere. Da subito i cittadini, che non sono ingeneri o urbanisti ma persone che usano il buon senso, hanno segnalato la stupidata. Perché non le hanno piazzate, si son chiesti,  come era un tempo, magari in ferro, al posto di quelle in legno vandalizzate, e accostate al muro dell’Agenzia delle entrate, in modo da far ristorare anziani e cittadini all’ombra? Hanno optato invece per una insensata e pericolosa soluzione. Ecco la domanda “civica” di un cittadino contribuente: chi è il responsabile di tale scelta? Sbagliata, tanto che giorni fa “all’alba sono state rimosse”. Cara giunta municipale: fuori il nome e cognome e relativo importo, da addebitare a chi ha sbagliato. Altrimenti verdi, azzurri, rossi, gialli o arancione siete tutti uguali. Tanto paga Pantalon.

BOCCIATO

Un po’ di anni fa ero a Bruxelles per un corso di specializzazione. Alloggiavo in un hotel centrale, a un centinaio di metri dalla bellissima Grand Place. Un pomeriggio, mentre attendevo di essere trasportato a palazzo Berlaymont, vidi arrivare due auto della polizia a tutta velocità. Scesero gli agenti e bloccarono tutte le uscite dell’hotel. Dopo una decina di minuti, uscirono trascinandosi dietro un ragazzo che sanguinava, dato che lo avevano colpito con dei manganelli. Seppi che aveva compiuto dei furti e si era rifugiato nell’albergo per non essere preso. Pensai: cavolo, qui non scherzano con chi viola la legge. Sono certo che ci penserà due volte prima di riprovarci. Leggo che nella notte tra venerdì e sabato scorso nella pizzeria del mitico “ Mimmo”, a Rovigheto, ora gestita dai figli, un gruppo di avventori, pare già ubriachi, hanno dato in escandescenze provocando danni seri alla pizzeria. Ciò non mi meraviglia, ma mi scandalizza. Come “la pippa” diramata immediatamente dai consiglieri leghisti rovigotti, che invocano nientepopodimenoche’ “i vigili notturni”, essendo di fatto già carenti quelli diurni. Migliorano però: meglio questi “creativi” che l’esercito russo di Bergamin. Peccato che abbiano “tirato dentro” anche l’avvocato Noce, l’unica che potrebbe citare la riduzione dei tre poteri dello Stato di Smith (Giustizia, Difesa e Lavori Pubblici) ridotti poi da Spencer ad uno solo (Stato, come guardiano notturno). Eccoli serviti.  Leggo “…dell’atteggiamento buonista e conciliante che avrebbero tenuto i poliziotti intervenuti, nonostante offese e spintoni subiti…”. E’ la risultante di un ipocrita è falso buonismo italiota, introdotto da una sinistra che è tollerante verso “gli altri” ma guai a infastidire lor signori. Scortati, strapagati, vigilati sono issati su una predella dove pretendono che gli allievi ( il popolo ) sia democratico, buono, cioè servo. La legislazione purtroppo è legata all’articolo 51 e seguenti del codice penale nel quale sono contenute le “disposizioni sull’uso legittimo delle armi”. Ma, prima di agire, la polizia dovrà attuare la “ Scala del Confronto”. Quando però assistiamo a rave party non autorizzati in provincia di Siena e Pisa o all’assalto della Cgil a Roma, è il certificato che il ministro degli interni Lamorgese è inadatta al ruolo.

BOCCIATO

Zelensky è davvero uno statista molto coraggioso nel vedere la distruzione di parte dell’Ucraina. E assistere a devastazioni, morte e supplizi impartiti alla sua popolazione. Ma è certo che vincerà, sconfiggendo la Russia.

SENZA PAROLE

 

Rovigo Magazine

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