Il Travaso 13-2-2023
A Rovigheto anche un “ matematico “ come il sindaco Gaffeo ha compreso che deve soprassedere al movimentismo e incontrare quella realtà partitica che ha sempre tentato di svincolare. Appena eletto aveva capito che la politica aveva stufato i rovigotti. Ora, volente o no, è la politica che interessa il sindaco, considerato che vuole affrontare il secondo mandato. Anche se la strada oggi è libera, in quanto nulla di interessante si percepisce dal centro destra. L’amministrazione sinistrorsa è pur sempre un condominio che regge le diatribe fra inquilini. Non così nella provincia dove il Partito democratico registra una crisi. Che risente della mancanza di leader a livello nazionale, dopo il disastroso Enrico Letta. Qui, quello che resta del vecchio partito dei lavoratori, si sta lentamente dissolvendo. Totalmente assente verso i problemi dei polesani è invece attivo nella rincorsa di chi sarà premiato nella prossima sfida alle primarie. Naturalmente si è formata una maggioranza che rincorre il possibile vincitore. Con la speranza che il vecchio, che guiderà il partito, possa rivestirsi di nuovo . Nonostante gli elettori abbiano sancito che “ le vecchie volpi “ del Basso-Polesine da tempo dovrebbero essere state riposte in pellicceria visto i disastri elettorali ( Porto Tolle-Porto Viro-Rosolina- Ariano ). Questo se il partito avesse voluto veramente rinnovarsi. Così i “ tigrotti “ li doveva rinchiudere al circo o imbalsamarli, non premiarli. Le strategie sono comunque perdenti: chi intuisce ciò che sarà ha posto in essere la capacità politica che si chiama fiuto, opportunità. Sa che anche nelle disfatte una quota spetta alla minoranza congressuale. A Rovigheto su 250 votanti Schein ha avuto 179. Lo so, ma vi posso già pronosticare che verso maggio-giugno del 2024, avremo a Roma un altro/a parlamentare. E non sarà Bonacciniano.