Il travaso delle idee
20 ottobre 2019
Pinocchio, grande Pinocchio. Anzi grande Carlo Collodi che ha scritto questo bel libro, sempre attuale. Andiamo al capitolo XVI: Pinocchio è impiccato dagli assassini al ramo di una quercia. Interviene La Fata Turchina che, dopo averlo disteso sul suo letto, chiama a raccolta tre medici per capire se era vivo o morto. Intervengono il Corvo, la Civetta e il Grillo-parlante. I primi due diagnosticano che se non è morto è sicuramente vivo. Ma la Fata desidera sapere che cosa pensa il Grillo-parlante: “Lei non dice nulla?” domandò. “Io dico che il medico prudente, quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto”. E’ quello che intendo fare sulla spinosa questione dei “Diritti di pesca”. Una querelle che da mesi occupava il “duello” Provincia pescatori. Ora il consiglio provinciale ha votato per la proroga di 15 anni, nonostante il parere contrario della funzionaria e del Presidente. Domande? 1) Come mai due donne avvocato hanno votato contro? Una iscritta alla Lega e una del gruppo Conchi? Adesso chi firmerà la delibera? Ci sarà sicuramente una serie di lettere, annunciate dal funzionario della Provincia, indirizzate alla Procura della Repubblica e all’Anticorruzione? Intanto un partito, La Lega, aveva dato indicazioni di votare la delibera (contro il Presidente, da essa indicato). Silenzio anche da quel che rimane di Forza Italia (Partito anch’esso che aveva indicato il Presidente). Ma in Procura pare ci sia già depositato un esposto contro la funzionaria e il Presidente, opera dei pescatori, a causa di frasi pronunciate pubblicamente, e che potrebbero avere risvolti penali. Insomma, a questo punto, meglio tacere e attendere gli sviluppi futuri.
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