Il travaso delle idee
23 ottobre 2019
C’è un detto: per arrivare alla fonte si deve nuotare controcorrente. Così nel giornalismo e nella vita, se si è alla ricerca dei tanti perché. Per chi se li pone, naturalmente. Sono convinto che il 90% di chi mi legge immagina che non ci sia in Italia equità fiscale. I 17.000.000 di contribuenti onesti, impiegati, operai, pensionati versano all’erario il cento per cento, pari all’85% dell’introito complessivo, essendo le trattenute alla fonte. Poi vi sono circa 5.000.000 di contribuenti composti da industriali, liberi professionisti, commercianti e artigiani che spesso la fanno franca. Chi per necessità, essendo oberati da una miriade di leggi e burocrazia da quarto mondo. Chi per furbizia e capacità economiche, in quanto possono permettersi ottimi consulenti e avvocati. Morale della favola paga sempre pantalon. E non c’è verso, in parlamento, di raddrizzare la vergognosa situazione. Ecco come siamo messi nelle prigioni italiote: nel bel paese in carcere ci sono 363 colletti bianchi, 1.971 in Spagna, 2.268 in Francia, 6.511 in Germania e 11.091 in Inghilterra. Non bisogna essere giustizialisti per comprendere, e sperare in una giustizia terrena. Negli Stati Uniti, chi ha truffato i risparmiatori si è visto condannato a 99 anni di galera, anche se avevano compiuto più di 70 anni. Vedrete i vari Zonin eccetera, e capirete meglio. Se si cominciasse a mettere a dieta, in carcere, chi vive e vegeta a nostre spese, sarebbe solo tardi. Ma sono convinto che chi detiene le leve del potere economico e vanta amicizie (giornali, soldi, amicizie importanti con i capi partito eccetera) la farà franca, anche oggi.
“L’ora solare minaccia l’equilibrio fisiologico dei politici”. Alla sola idea che possa tornare quella legale.
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