Il travaso delle idee
2 novembre 2019
I morti, quelli che in questi giorni vengono ricordati in tutti i cimiteri, non sono effettivamente “morti”. La morte sopraggiunge quando non ci si ricorderà più di loro. Come i nostri bisnonni, e via dicendo. Una volta si diceva che uno era morto, ora che è defunto. Un tempo la morte si accettava; oggi è interdetta. Anche nelle epigrafi si scrive “si è spento…ci ha lasciato…comunichiamo la dipartita…eccetera” senza mai nominare la morte. Si vuole far scomparire in ogni modo il lutto: quando ero piccolo, in paese, si moriva in famiglia, circondati dagli affetti, oggi si muore in ospedale, soli. E’ una morte “moderna”.
Risvegli: La maniera in cui si guarda qualcuno dipende dalla fiducia in se stessi e da quant’è grande il desiderio di guardarlo.
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